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Vino e prevenzione del cancro


Estratto da Repubblica Salute del 21 aprile 2005


Non solo fa bene al cuore, ma avrebbe anche un'azione preventiva verso alcuni tumori. Si tratta del resveratrolo, una delle sostanze benefiche contenute in gran quantità nel vino rosso e su cui si è concentrata l'attenzione dei partecipanti al convegno su "Vino e salute" che si è svolto l'11 e il 12 marzo a San Casciano Val di Pesa (Firenze). Diversi studiosi provenienti da tutta l'Italia e da Stati Uniti, Spagna e Inghilterra si sono riuniti per fare il punto sugli effetti positivi di alcuni componenti di questa antica bevanda sulla salute. Al centro di dibattiti e relazioni il resveratrolo, una sostanza che fa parte della famiglia dei polifenoli: presenti nelle uve e in altri vegetali hanno diverse funzioni come quella di dare colore, sapore e garantire la conservazione della pianta.



"Il resveratrolo previene l'arteriosclerosi e alcuni tipi di tumore. Inoltre ha una potente azione antinfiammatoria", spiega Damiano Turini del dipartimento di Urologia dell'Università di Ferrara, "Diversi studi clinici confermano una funzione preventiva del carcinoma prostatico. I modelli sperimentali dimostrano che il resveratrolo allunga la vita cellulare e inibisce l'azione di alcuni enzimi che porterebbero alla trasformazione neoplastica della cellula e quindi all'insorgere del tumore".



Bruna Tadolini, biochimica alla facoltà di Medicina presso l'Università di Sassari, evidenzia l'importanza di stabilire la giusta quantità: "In natura il resveratrolo ha anche funzioni antiparassitarie e dunque tossiche. Sull'uomo può svolgere un'azione farmacosimile e si lega a diverse molecole con diversi effetti positivi, ma anche negativi: i nostri esperimenti su cellule endoteliali e staminali cardiogeniche, responsabili dello sviluppo del cuore, dimostrano ad esempio che, a dosi elevate, ne blocca la crescita".



Intanto si studia quali sono i vini che contengono più resveratrolo. "In genere sono i rossi", ricorda Giovanni Antonio Farris, docente alla facoltà di Agraria di Sassari che fa parte di un gruppo di ricerca che si occupa di individuare come impedire la riduzione del resveratrolo nel vino. Ricerche simili sono in corso presso molti enti italiani. In Sardegna il vino è oggetto degli studi di una équipe guidata da Luca Deiana, ordinario di biochimica clinica e biologia molecolare a Sassari, a capo di una ricerca internazionale sulle cause della longevità dei sardi.



"Gli ultracentenari presenti nell'isola sono oltre trecento. Noi cerchiamo di capire quali sono le cause genetiche, ma anche sociali e ambientali di questo record. Osserviamo con attenzione anche il tipo di alimentazione. Si tratta di una dieta sana, di tipo mediterraneo con poca carne, molti legumi e latticini, formaggi e legumi e vino rosso in quantità moderate. Nei vini sardi", conclude Deiana, "ci sono molti polifenoli, soprattutto nella "blue zone", un'area interna dell'isola dove sono più numerosi i centenari".


26/04/2005

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